Carpi – C’è chi porta inciso sull’anello le parole del primo sms ricevuto dal partner, chi opta per il brano di una canzone o l’aforisma di uno scrittore, chi preferisce lasciare il metallo liscio nell’attesa di ideare qualcosa di memorabile da imprimere sulla sua superficie. La moda degli anelli incisi rappresenta un particolare fenomeno di costume tutto carpigiano. Sono molto Pandora Sale UK  amati da giovani e giovanissimi, ma piacciono anche a persone più mature. E poi non ci sono solo gli anelli ma anche ciondoli, portachiavi, bracciali, bomboniere.

Curati nel design, facili da indossare, unici come talismani, così sono i gioielli che nascono nella Bottega d’arte orafa di via Rovighi, Bao per gli Pandora Bracelets Sale UK   amici e i fan di facebook. L’artefice di queste creazioni è Luca Semellini, che a soli 48 anni, di cui 31 passati alla guida del negozio, si è guadagnato il primato di orafo di più lunga tradizione della città. Lo incontriamo nel suo regno, ovvero nel laboratorio sul retro del negozio, dove è solito trascorrere gran parte del giorno e, soprattutto, della notte per lavorare ai suoi monili. Racconta di essere diventato orafo grazie a un’intuizione del padre che, vedendolo da bambino portato per il disegno e appassionato collezionista di minerali, pensò di iscriverlo alla scuola d’arte dei metalli di Reggio Emilia.

Mi sono appassionato immediatamente – riferisce – e ho subito allestito un piccolo laboratorio in casa dove facevo piccoli lavori e riparazioni per i vicini.

I soldi per aprire il primo negozio li ha guadagnati da solo poco alla volta, battendo la piazza di Riccione con la sua valigetta piena di collane e anelli.

Gli anni Settanta stavano per finire – dice – e imperversava la moda fricchettona. Io vendevo ai negozi di giorno e, alla sera, aprivo il mio banchetto al Columbus o davanti alle discoteche.

I gioielli incisi oggi tanto di moda sono i “figli naturali” di quella esperienza giovanile.

Anche allora facevo stelle e cuoricini – racconta – oppure braccialetti in ottone, ma senza alcuna scritta. L’idea mi è venuta molto dopo, come un flash. E’ un sistema di lavoro artigianale che ricorda il metodo utilizzato dai tipografi di una volta. Per ogni lettera occorrono due martellate, una per creare l’impronta, l’altra per imprimere il segno.

Incidere il metallo prezioso, l’oro o l’argento, è un’operazione che conserva qualcosa dell’antico rituale magico e che è capace di scatenare la fantasia. Semellini ha creato ciondoli che riproducono il profilo del bebè ancora nella pancia della mamma, così come ritratto nella prima ecografia. Ha inciso frasi di Confucio, Garcia Marquez e Dostoevskij, pensieri di Coco Chanel e John Lennon, poesie di De Andrè e Dante Alighieri. Per quattro amiche per la pelle ha creato un gioiello a puzzle: quattro tessere con magnete, una per ciascuna, con una frase spezzata che solo loro possono ricomporre.

Ci piace incoraggiare la creatività dei clienti – dice Vittoria Neato, moglie di Luca e sua principale collaboratrice -, invogliarli a personalizzare l’acquisto. Siamo invece meno portati per le cose fatte in serie, anche se in negozio teniamo sempre dei gioielli già pronti per i regali last minute.

Anche se è titolare di una rinomata attività, Semellini dimostra di non aver perso lo spirito libero dei suoi esordi a Riccione. Lo testimoniano i poster di Vasco Rossi con cui è tappezzato il laboratorio.

Non siamo un’oreficeria “in giacca e cravatta” – puntualizza -. Abbiamo un rapporto privilegiato con giovani e giovanissimi e trattiamo gioielli di tutti i prezzi, da 10 euro come da 10 mila euro. La cosa importante – conclude – non è il valore economico dell’oggetto in sè, ma la soddisfazione che ricaviamo nel creare gioielli che assecondano i desideri di chi si rivolge a noi.